domenica 23 Novembre 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

METALMECCANICI / Firmato il contratto per un milione e mezzo di lavoratori. Aumento mensile: 205 euro

Al termine di quattro giornate di negoziato, Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm e Federmeccanica-Assistal hanno firmato oggi, 22 novembre, il nuovo contratto di lavoro 2025-28 per gli oltre milione e mezzo di lavoratori metalmeccanici. L’aumento mensile al livello medio (C3 ex 5°liv.) è di 205,32 euro, di cui la prima rata è stata già erogata per 27,70 euro il 1° di giugno 2025, a cui seguiranno le rate per i prossimi anni: 53,17 euro il 1° giugno 2026; 59,58 euro il 1°giugno 2027; 64,87 euro il 1° giugno 2028. Aumenti superiori al tasso d’inflazione previsto.

I benefit flessibili aumentano da 200 euro a 250 euro da erogare entro febbraio 2026. Il contratto, scaduto a giugno 2024, è stato rinnovato dopo 17 mesi durante i quali si è consumata una rottura del tavolo di trattativa, ripreso il 15 luglio 2025, “grazie alla mobilitazione di tutti i metalmeccanici con 40 ore di sciopero e manifestazioni in tutt’Italia”, dicono i sindacati nel comunicato stampa finale. Questo ha consentito di ottenere la definizione degli aumenti contrattuali pari al 9,64%, superiore al tasso di inflazione previsto del 7,20%.

Oltre agli aumenti salariali, il nuovo contratto porta miglioramenti sulle parti normative:

1. Nuove tutele per le persone con patologie oncologiche e con disabilità;
2. Ridotto di 8 ore l’orario di lavoro per il personale coinvolto sui 21 turni;
3. Introdotta la clausola di stabilizzazione per i contratti a termine pari al 20%
4. Per lo Staff-leasing, è stato introdotto il diritto di assunzione dopo 48 mesi;
5. Definite contrattualmente le causali soggettive e oggettive per i contratti a tempo determinato e somministrato;
6. Politiche di genere, rafforzamento ruolo RSU nell’ambito del rapporto biennale;
7. Rafforzata la formazione degli RLS con ulteriori 8 ore, istituito obbligo dell’analisi incidentale infortuni e delle segnalazioni dei quasi infortuni nonché delle segnalazioni di rischio;

8. In materia di appalti è stato introdotto l’obbligo in capo alle aziende con più di 400 dipendenti di fornire alle Rsu uno schema informativo contenete informazione su ditte in appalto, normativa su cambio appalto e appalta di lunga durata;
9. Rafforzato il diritto soggettivo alla formazione e strutturato lo strumento “Metapprendo” con contributo strutturale;
10. Migliorata la normativa in materia di PAR (permessi retribuiti) attraverso la riduzione del preavviso e della percentuale di assenza, introducendo 3 episodi di assenze senza preavviso;
11. Per la malattia el figlio fino a 4 anni, 3 giorni di permesso retribuito;
12. Previsto un periodo da 1 mese a due di astensione per i lavoratori migranti per favorirne il ricongiungimento famigliare;
13. Rafforzata la centralità del CCNL attraverso un miglioramento dei campi di applicazione e nei cambi appalti;
14. Rafforzati i diritti di informazione e partecipazione.

“Solo grazie alla lotta generosa di migliaia di lavoratrici e lavoratori, alla loro partecipazione, siamo riusciti dopo un’estenuante trattativa, che si è protratta per 17 lunghi mesi, a portare a casa un risultato che migliora sensibilmente la parte dei diritti” scrive sempre la Federazione Italiana Metalmeccanici nel comunicato, “decisivo in questo rinnovo è stato il ruolo dei lavoratori che hanno scioperato e manifestato nei mesi di stallo della trattativa, dimostrando che un sindacato forte e partecipato dai lavoratori riesce ad ottenere risultati concreti e raggiungibili”.

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