E’ in arrivo una una nuova perturbazione atlantica con piogge estese al Centro Nord. Si va verso l’ultima settimana di novembre con l’alta pressione in spostamento verso l’Europa orientale. Le condizioni meteo nei prossimi giorni saranno influenzate dalla spinta del flusso umido sui settori occidentali del continente. Ci saranno molte nuvole in arrivo sull’Italia soprattutto al Nord e lungo le regioni tirreniche con possibilita’ anche di fenomeni sparsi ma generalmente di debole intensita’. Qualche precipitazione piu’ intensa potrebbe aversi invece sulla Liguria.

FREDDO DA ORIENTE. Le temperature saranno in linea o di poco al di sopra delle medie del periodo. Ma gli ultimi aggiornamenti del Centro Meteo Italiano, rilevano che sul finire della settimana potrebbe arrivare una “goccia fredda proveniente dai quadranti orientali. E con questo, potremmo avere calo termico, una vera e propria svolta fredda.

Le previsioni per oggi

Al Nord: Al mattino nuvolosita’ compatta con precipitazioni sparse tra Liguria e Lombardia; neve sulle Alpi dai 1600 metri. Al pomeriggio non sono previsti cambiamenti sostanziali con deboli piogge anche sul Veneto. In serata ancora cieli coperti su tutti i settori con qualche piovasco solo sul nord-est.

– Al Centro: Al mattino nuvolosita’ compatta tra Toscana, Umbria e Marche, meno marcata su Lazio e Abruzzo. Al pomeriggio nuvolosita’ medio-alta in transito ma senza fenomeni associati. In serata si rinnovano condizioni di tempo asciutto con velature in transito.

– Al sud e sulle Isole: Al mattino deboli piogge sulla Campania, sereno o poco nuvoloso altrove. Al pomeriggio ancora tempo stabile con aperture su Puglia e isole maggiori. In serata non sono previsti cambiamenti di rilievo con nuvolosita’ alternata a schiarite. Temperature minime e massime in aumento da nord a sud.

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LA SITUAZIONE DEL 18 NOVEMBRE. Dopo l’intensa fase fredda che ha interessato l’Italia nei giorni scorsi, l’alta pressione è tornata sul nostro Paese favorendo un miglioramento del meteo e un rialzo delle temperature. Tra la giornata di oggi, domenica 24 novembre, e quella di lunedì 25 assisteremo a un aumento della nuvolosità sul Nord e sul versante tirrenico, dove sono attese deboli piogge o pioviggini.

 Un evento depressionario sull’Italia ha determinato finora una forte intensificazione dei venti a prevalente componente occidentale su gran parte del Paese. Il contestuale ingresso di aria fredda ha causato fenomeni sparsi sul territorio, più intensi lungo i settori tirrenici meridionali, e un deciso abbassamento delle temperature.

La neve ha interessato le regioni del Nord, ad Aosta la coltre ha raggiunto i 30 centimetri.

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Nei giorni scorsi c’è stata l’allerta vento della protezione civile. Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento.  L’avviso prevede, già da ieri sera, venti di burrasca dai quadranti occidentali con rinforzi fino a burrasca forte su Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio e Abruzzo, in estensione a Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.

PREVISIONI GENERALI DEL 18 NOVEMBRE

Temperature sotto lo zero, gelate e primi fiocchi di neve, il freddo polare, un freddo da lupi, è arrivato sull’Italia. La “colpa”, secondo gli esperti, sarebbe della rapida discesa di un nocciolo di aria polare dalla Svezia, che porterà anche la prima neve a bassa quota sugli Appennini. Il brusco caldo di temperature riporta il mese di novembre nelle medie stagionali, ma il “cambio” rispetto alle temperature anomale delle scorse settimane è molto repentino per alcune regioni.

Le novità arriveranno quando l’inverno scenderà dalla Scandinavia verso l’Europa Centrale: nella sua discesa causerà un estremo rinforzo dei venti da ovest sul nostro Paese. Inizialmente, i venti saranno tesi o forti e spingeranno piogge verso le regioni tirreniche dalla Toscana fino alla Calabria; domani, mercoledì 20, invece, arriverà la tempesta perfetta: i venti sono previsti in intensificazione portando burrasca su gran parte del Paese, soprattutto sulla Sardegna, sulle coste liguri e tirreniche con mareggiate violente.

Il calo delle temperature, con il pericolo gelate, rischia di creare gravi danni alle produzioni di frutta a verdura, dopo un inizio di autunno insolitamente caldo che ha allungato la fase di produzione di alcune colture ortofrutticole estive e accelerato la maturazione di quelle invernali. A lanciare l’allarme è la Coldiretti. “Dopo un mese di ottobre che ha fatto segnare quasi 1,6 gradi in più della media storica, secondo Isac Cnr, – afferma l’associazione – il brusco arrivo del freddo coglie di sorpresa le piante da frutto, che non hanno avuto il tempo di prepararsi al riposo invernale, ‘ingannate’ dalle alte temperature fuori stagione. Ma a rischiare sono anche le coltivazioni in campo come insalate, lattughe, radicchi, oltre a bietole, broccoli, cavolfiori, finocchi, spinaci, specie se le temperature dovessero scendere sotto lo zero”.

In un mese l’influenza ha già costretto a letto quasi un milione e mezzo di italiani. Nella settimana tra il 4 e il 10 novembre sono stati 373mila i casi registrati di sindromi simil influenzali, come riporta il primo bollettino epidemiologico della sorveglianza RespiVirNet della stagione 2024-2025, pubblicato dall’Istituto Superiore di Sanità.

Oltre all’influenza arriva anche un nuovo allarme sanitario ma dal Regno Unito legato alla diffusione insolitamente elevata di infezioni dal cosiddetto Norovirus Kawasaki, un nuovo ceppo di norovirus, il genotipo GII.17 e responsabile, in queste settimane, del 70% di tutti i casi di virus registrati nel Regno Unito e causa di oltre il 90% delle gastroenteriti non batteriche in tutto il territorio britannico. I sintomi sono quelli comuni alle gastroenteriti: nausea, vomito, diarrea, crampi addominali. In alcuni casi si può manifestare anche una leggera febbre, ma in linea di massimo la malattia non ha conseguenze serie e la maggior parte delle persone guarisce in 1-2 giorni senza complicazioni.

(FOTO: Lupo tra i boschi innevati di Pretorio in Abruzzo / Roberto Tucci)

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