Il 267esimo pontefice della storia della Chiesa cattolica è un americano, Robert Francis Prevost, e si chiamerà Leone XIV. Ad annunciarlo Dominique Mamberti, cardinale protodiacono, che ha pronunciato l’Habemus papam, dal balcone centrale della basilica vaticana di San Pietro. E’ bianca la terza fumata dal comignolo sul tetto della Cappella sistina: i cardinali riuniti in Conclave hanno eletto il nuovo Papa. Piazza San Pietro esplode in una ovazione poco prima delle 18.10, quando dal comignolo inizia a uscire la fumata bianca che annuncia l’elezione del nuovo Papa.
C’è chi corre in avanti e chi si abbraccia, mentre le campane della Basilica iniziano a suonare. “Viva il Papa, viva il Papa”: sono i cori intonati da fedeli in piazza San Pietro, in attesa che sia reso noto il nome del nuovo papa, appena eletto. Anche Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, è in Piazza che attende di conoscere il nuovo Pontefice.
Prefetto del Dicastero per i vescovi sotto Papa Francesco, 69enne cardinale statunitense, di Chicago, Robert Francis Prevost – origini francesi, spagnole e italiane – si potrebbe dire che sta a Parolin come Tagle sta a Zuppi. Anzitutto, per il suo profilo defilato, a tratti fin troppo discreto; poi, per l’esperienza pastorale, maturata in anni di attività missionarie e di gestione di diocesi e seminari in Perù, Paese latinoamericano che conosce profondamente. Infine, per la possibilità far convergere intorno a sé i consensi di diversa provenienza, in Sistina, essendo visto come candidato “centrista”, lontano dagli schieramenti più espliciti.Incaricato di consigliare il Papa sulle nomine e anche presidente della Pontificia Commissione per l’America Latina, Robert Francis Prevost, il meno americano tra gli americani (10 cardinali, il secondo gruppo più consistente per nazionalità) potrebbe essere una risorsa preziosa per chi cerca un candidato proveniente dalla Curia ma al tempo stesso non a digiuno di esperienza “sul campo”.
Nel suo primo intervento da Papa ha più volte citato la pace: “La Pace disarmante e disarmante”. Ha scelto il nome di Leone XIV in continuità con Leone XIII il Papa dell’enciclica Rerum Novarum.
Anche a Bologna campane in festa per l’elezione del nuovo Papa: sono quelle della cattedrale di San Pietro, in via Indipendenza, che hanno risuonato per diversi minuti dopo la notizia della fumata bianca arrivata dalla Cappella Sistina. Anche a Firenze campane in festa per l’elezione del nuovo Papa. Prima quelle duomo, che hanno risuonato per diversi minuti subito dopo la fumata bianca. I rintocchi delle campane hanno ripreso poco dopo dalla basilica di San Lorenzo.