Un gruppo di maturandi del liceo scientifico Malpighi di Roma ha inscenato un saluto fascista, a petto nudo, durante i festeggiamenti di fine anno. Il gesto, immortalato nella foto di fine anno scolastico nel cortile del liceo, ha suscitato una forte reazione della preside: i voti di condotta sono stati abbassati e il corpo docente ha espresso “ferma indignazione”.

L’episodio ha riaperto il dibattito sul ruolo dell’educazione civica e sui simboli del passato. Petto nudo, striscioni appesi e saluto fascista. È quanto si vede nella foto di gruppo scattata il 6 giugno scorso da una trentina di maturandi nel cortile del liceo Malpighi di Roma. Il gesto, a cui le poche ragazze presenti non hanno preso parte, ha suscitato profonda delusione e “ferma indignazione” in tutto il corpo docente.

Di qui i provvedimenti della preside Paola Virogoso che, dopo aver definito l’episodio “grave”, ha annunciato la decisione di “abbassare il voto di condotta,che ormai ha un grosso peso specifico”.  Alla dura reazione della dirigenza scolastica, si aggiunge la rabbia dei genitori. “Questo gesto, che richiama esplicitamente un’ideologia condannata dalla nostra Costituzione, è per noi inaccettabile – scrivono in un comunicato – Non possiamo tollerare oltre che la scuola, luogo di formazione, democrazia e legalità, venga trasformata in palcoscenico di propaganda e impunità. Ci chiediamo: dove sono finite le responsabilità educative di chi dirige l’istituto e dei docenti? Perché non vi è stata alcuna presa di posizione pubblica o disciplinare? Che messaggio si sta dando ai ragazzi e alle ragazze, cittadini di questa Repubblica?”, concludono.

La preside ha riaperto gli scrutini e abbassato i voti di condotta a tutti i partecipanti: “È stata una bravata dell’ultimo giorno – ha però aggiunto la dirigente – ma serviva un segnale fermo a difesa dei valori della Costituzione”.

Anche al liceo Montessori di Roma aveva dovuto affrontare un caso simile dopo che due ragazzi si erano fatti riprendere mentre esibivano il saluto romano. In Italia il saluto romano è sanzionabile solo se compiuto con intenzione politica. La Cassazione si è espressa più volte sull’applicazione della legge Scelba in riferimento al saluto romano che resta comunqu un gesto sanzionabile.

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