Forti esplosioni vulcaniche sull’Etna, accompagnate da un’intensa e crescente attività eruttiva. L’intensità delle esplosioni è crescente e quasi continua, secondo quanto rileva l’Osservatorio etneo dell’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Nelle ultime ore è stata segnalata la ricaduta di cenere fine nella zona di Piano Vetore. “L’attività alimenta un piccolo trabocco lavico dal bordo meridionale del cratere di Sud-Est e una modesta colata lavica in direzione della Valle del Bove”, spiegano gli esperti dell’Ingv.
Le previsioni indicano una nube eruttiva prodotta dall’attività in corso che si disperderebbe in direzione ovest-sud-ovest. Dal punto di vista sismico i valori dell’ampiezza del tremore “sono attualmente elevati con tendenza ad ulteriore aumento”. La nube eruttiva dell’Etna, lunga chilometri, sovrasta i cieli della città di Catania e della provincia ed è visibile anche da lunghe distanze. L’attuale attività eruttiva del vulcano attivo più alto d’Europa, al momento, non impatta sull’operatività dell’aeroporto internazionale Vincenzo Bellini di Catania, anche a causa dei venti che non sposterebbero la nube verso la città etnea-
“Sto seguendo con la massima attenzione, tramite il capo della nostra Protezione civile, l’evolversi della situazione sull’Etna. Il direttore Cocina è in costante collegamento, fin dalle prime ore di questa mattina, con il prefetto di Catania e con i vertici dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia etneo. Il collasso parziale del cratere di Sud-Est, che ha generato un’imponente nube eruttiva alta diversi chilometri e un flusso piroclastico, rappresenta un fenomeno che seguiamo con estrema cautela. Al momento, dai primi rilievi, il materiale non avrebbe superato l’orlo della Valle del Leone e, come mi assicurano, non ci sono pericoli per la popolazione”. Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.