sabato 7 Giugno 2025

C'è una crepa in ogni cosa. E' da li' che entra la luce (Leonard Cohen)

MATURITA’ / Il favorito è D’Annunzio. Le sorprese? I due Italo: Calvino e Svevo

Tempo di esami e tempo dei consigli degli addetti ai lavori e di coloro che la maturità l’hanno vissuta nella notte dei tempi. L’interrogativo ricorrente in queste ore è: chi sarà l’autore delle traccia d’italiano? Il grande favorito è, ancora una volta, Gabriele D’Annunzio, sempre citato, mai scelto. Che sia la volta buona? I maturandi continuano a crederci, quindi le quotazioni del ‘Vate’ sono alle stelle. A rivelarlo, come da tradizione, è il portale Skuola.net, che ha interpellato un migliaio di studenti per comprendere l’evoluzione del borsino delle tracce più probabili per la Maturità 2025.

Insieme all’autore abruzzese ci sono altri due nomi ‘pesanti’: gli eterni Luigi Pirandello e Giuseppe Ungaretti. Questi ultimi affetti, tuttavia, dal problema opposto: sono già stati proposti nel 2024. Un bis a distanza ravvicinata è riuscito solo a Dante, che comunque ha dovuto aspettare un anno per ripresentarsi.

Sono, però, in risalita dei nomi più probabili – proprio perché mancano da qualche anno – come quelli dei due Italo. Svevo non viene proposto dal lontano 2009 e tra i maturandi sta lentamente prendendo piede l’ipotesi di un suo coinvolgimento nell’edizione di quest’anno: a pensarla così è il 23% degli studenti interpellati. Sempre in questa categoria è molto apprezzata anche una traccia su Italo Calvino: il quarantesimo anniversario dalla morte dell’autore lo porta sul terzo gradino del podio, indicato da uno studente su sei. Appena sotto troviamo invece Primo Levi che, a 80 anni dalla liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, dove fu prigioniero, prende sempre più quota.

Il toto-tracce non si limita agli autori, che riguardano solo due delle sette tracce possibili alla prova scritta di italiano. Altri due spunti riguardano l’attualità, con il sempreverde dibattito sull’Intelligenza Artificiale e la questione sul futuro della Chiesa che, dopo la recente scomparsa di Papa Francesco, entra di prepotenza tra i pronostici, anche se argomento prematuro.

Da ricordare che le restanti tre tracce delle sette totali riguardano altri ambiti, ricollegabili alla storia o ai grandi temi del genere umano. In questo caso, c’è una triade di argomenti che sono favoriti e sono connessi al futuro del mondo, alla pace e alla memoria. Una memoria che sicuramente si basa su anniversari ‘pesanti’ come gli 80 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, con le relative implicazioni in termini di fine dei totalitarismi e dei leader che li incarnavano. O come i 75 anni della dichiarazione di Schuman che ha dato il via al processo di unificazione europea.

“Esaminando le ultime venti Maturità, un anno ogni due c’è una traccia che in qualche modo richiama all’Europa- osserva Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net – e l’ultima volta è capitato proprio nel 2023, con un testo di Mazzini che auspicava una giovine Italia in una giovine Europa. Quindi il 2025 potrebbe essere l’anno buono per un ritorno di questo tema”.

Ci sono degli argomenti che restano sempre nelle prime posizioni del totoesme: la violenza di genere e la guerra nell’attuale scenario internazionale, fatta sia di armi che di dazi secondo la visione trumpiana del mondo.

Manca poco e scopriremo chi o cosa ci sarà o non ci sarà: in quest’ultima categoria probabilmente vanno ascritti Manzoni e Leopardi, gettonatissimi ma improbabili come protagonisti di una proposta di analisi del testo che li riguardi, visto che l’ultima riforma della Maturità parla di opere prodotte nel post unità d’Italia. Sarebbe una gran sorpresa come quella di Dante, avvenuta vent’anni fa.

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