Depardieu, oggi 76enne, è stato riconosciuto colpevole di comportamenti inappropriati nei confronti di due donne: Amélie, una scenografa di 54 anni, e Sarah, una terza assistente alla regia di 34 anni. Entrambe hanno fornito testimonianze dettagliate di episodi di palpeggiamenti e molestie avvenuti sul set, in momenti in cui l’attore si trovava da solo con loro. Il tribunale ha inoltre disposto l’interdizione dai diritti elettorali per due anni e l’iscrizione dell’attore nel registro nazionale degli autori di reati sessuali.
L’avvocato dell’attore, Jérémie Assous, ha annunciato l’intenzione di presentare ricorso in appello, e ha criticato duramente la sentenza. Depardieu ha negato le accuse, sostenendo che gli episodi descritti non corrispondono alla realtà e attribuendo le sue scuse a presunte discussioni professionali e non a comportamenti violenti. Tuttavia, le sue dichiarazioni durante il processo sono apparse confuse e contraddittorie, e hanno così contribuito alla decisione della corte.
Il futuro artistico di Gérard Depardieu appare incerto. Sebbene l’attore continui a lavorare, infatti è stato recentemente visto sul set del film Elle regardait sans plus rien voir di Fanny Ardant, le conseguenze giudiziarie e mediatiche rischiano di mettere fine alla sua carriera. Oltre a questa condanna, Depardieu è ancora indagato per stupro, in un procedimento avviato nel 2020 da Charlotte Arnould, e per gravi reati fiscali.
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